Ad ognuno il suo…bacio!

San Valentino si avvicina! In che modo baciate la vostra dolce metà?

Ecco qui dei baci visti con gli occhi di alcuni grandi artisti.

 

"Il Bacio", Francesco Hayez (1859)

“Il Bacio” (1859) Francesco Hayez

Il bacio romantico

Parliamo di Francesco Hayez e del bacio più famoso della pittura italiana. Siamo in pieno Romanticismo e il quadro lo esprime in maniera decisamente esaustiva.
La prima sensazione che il quadro trasmette è senza dubbio la passione, con l’uomo che cinge la donna con forza, tanto da farla curvare all’indietro mentre riceve il bacio dal suo amato.
Probabilmente i due sono protagonisti di una relazione clandestina, a giudicare dalla fretta di lui nell’inforcare le scale e dall’ombra sospetta in basso a sinistra, con le sembianze della classica serva impicciona degna di un romanzo delle sorelle Brontë. L’ambientazione medievale inoltre, non fa altro che aggiungere sentimento al quadro, rendendolo un trionfo romantico.

 

"Il Bacio", Gustav Klimt (1908)

“Il Bacio” (1908) Gustav Klimt

Il bacio passionale

Non è proprio così che la vede Klimt, quando realizza il suo, di bacio.
Lo sfondo qui non c’è, o meglio, è quasi ieratico, dorato, simile a quello delle madonne medievali, o bizantine (visti i trascorsi ravennati del pittore austriaco). Messi da parte i simboli sessuali presenti sulla tunica di lui e di lei, vediamo come i due amanti si fondano in un unico essere che emana luce in uno spazio etereo, protetti da un’aura dorata dalla forma ambigua. E’ il trionfo della passione dove lui prende lei, o meglio, lei si fa prendere da lui, si inginocchia e si abbandona, come inoltre suggerisce il suo piede sull’orlo di un ideale precipizio.
L’espressione del viso di lei dice tutto, come spesso accade nelle opere di Klimt, e ci fa intuire che nonostante sia l’uomo a baciare, non è lui, come nel bacio di Hayez, che si prende il bacio, (che tra l’altro non si vede), bensì è lei che lo concede, che regge le redini del gioco, tant’è che di lui non vediamo nemmeno il volto.

 

"Il Bacio" (1897) Edvard Munch

“Il Bacio” (1897) Edvard Munch

Il bacio disperato

Munch invece, i visi non ce li fa vedere, e se guardiamo attentamente non vediamo nemmeno il bacio. Immersi in un’atmosfera nordica da taglio di vene e dipinta con gesti rapidi e frettolosi come nel suo stile, il pittore norvegese racconta l’amore attraverso la fusione dei volti dei protagonisti, in un gesto clandestino, nascosti dietro una finestra che lascia intravvedere la luminosità del mondo esterno. I due amanti invece si isolano, si nascondono nell’oscurità, uniti più che mai in un’aura di solitudine.

 

Chagall-–-Il-compleanno-1915 www.katarte.it

“Il Compleanno” (1915) Marc Chagall

Il bacio impossibile

Chagall ci immerge in atmosfere fiabesche e struggenti con i suoi colori e le espressioni sognanti dei protagonisti e ci mostra la manifestazione della forza dell’amore.
I due amanti (lo stesso pittore e la moglie Belle) si trovano nell’intimità della propria stanza parigina e volano dalla felicità, mentre lei regge un mazzo di fiori appena regalatole dal suo amato. Il bacio viene dato da Chagall in una posizione “stile esorcista”, con la testa piegata in maniera innaturale, che manifesta l’intenzione di fare l’impossibile pur di rimanere accanto a lei.

 

"Gli Amanti" (1928) René Magritte

“Gli Amanti” (1928) René Magritte

Il bacio vuoto

Magritte al contrario ci getta in climi ben più inquietanti. I due amanti si baciano, ma hanno i volti coperti da un telo. Tolto il retaggio del pittore, sconvolto nell’aver visto la madre morta ripescata in un fiume coperta proprio da un drappo simile, resta un’immagine inquietante ed accentuata dai nuvoloni scuri alle spalle dei due protagonisti, che nonostante il bacio, non riescono a comunicare tra di loro. L’assenza di comunicazione trasforma l’opera in un manifesto ancora attuale, raffigurante le difficoltà nelle relazioni di coppia.

 

"Il Bacio" (1962) Roy Lichtenstein

“Il Bacio” (1962) Roy Lichtenstein

Il bacio struggente

Sono molteplici le storie che Roy Lichtenstein racconta attraverso il linguaggio popolare del fumetto, e in questo caso, ci regala un’immagine carica di interpretazioni. Non sappiamo se i due innamorati si siano appena riabbracciati dopo una lunga parentesi di solitudine, oppure si stiano per separare, o se siano lacrime di gioia o di disperazione. In questa scena alla “Casablanca” sappiamo solo che i due si amano, e che la semplice immagine prodotta è focalizzata interamente sull’atto del baciare, eliminando qualsiasi elemento esterno, come i corpi degli amanti, e i motivi del bacio stesso. Resta solo, il bacio.

 

 


 

immagini: arjelle.altervista.org, arte.it, arthandle.com, katarte.it, strangeart.it, youtube.com